“Nobile, rischiosa e aristocratica l'arte del fuoco, progetto che si distrugge nel momento spettacolare di mostrarsi nella ricchezza oracolare delle sue meravigliose articolazioni di colori, ritmi, disegni, prospettive miracolose, rappresenta il mistero della creazione, il grandioso e l'effimero, l'eterno e il mutevole in tutto il suo spietato lirismo iconoclasta. Resta comunque l'arte più ammirata e la meno conosciuta. Tutte le arti si sono costruite un mondo, teorie, regole, storia. I fuochi marciano nel tempo del silenzio.”

lunedì 4 marzo 2013

Pirotecnica tra Storia, Arte, Chimica e Fisica

Navigando su internet mi sono imbattuta su un articolo che mi è sembrato molto interessante, una storia molto personale che tratta la pirotecnia toccando quelle che sono le materie principali che la attraversano, un brevissimo viaggio a tutto tondo di quest'arte magica. In seguito a questa considerazione ho pensato di proporvelo, buona lettura!


"Disegnare nel cielo è un’arte pericolosa e difficile ma c’è chi la rende facile.
Con questa frase Marco Polo nei suoi avventurosi viaggi ai confini della Cina e alla corte del Kublai-Kan riferiva di un cielo illuminato di mille colori e di oggetti che sollevandosi dal suolo si aprivano a colorare le notti delle feste cinesi. Era nata la Pirotecnica.

Seicento anni di storia , 256 della mia famiglia quando nel 1752 ( ricerca storica ) uno dei miei avi produceva la Polvere Nera per i cannoni francesi nel Nord delle Americhe durante il conflitto franco-inglese tra i confini degli attuali Stati Uniti e il Canada, erano i territori degli indiani , Abenaki, Moicani ed Uroni.

Successivamente a ciò uno dei miei avi si insedia in Puglia dove con la discesa dell’Imperatore Napoleone Buonaparte , viene preso a forza e condotto sui campi di combattimento a produrre quella Polvere Nera , ancora per i cannoni francesi da 130mm e 150mm che imperverseranno in quel periodo per tutta l’Europa.

Bisogna arrivare all’anno 1931/1933 quando l’allora Governo Mussolini, vista l’importanza di questa grande arte, emanò le prima normativa legislativa con l’approvazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che andò a formare le basi della lavorazione pirotecnica – esplosivistica, con riferimento specifico alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla repressione dei reati in materia di esplosivi. Ancora oggi le leggi Italiane ed Europee e della Globalizzazione dei mercati, pongono come pilastri insostituibili gli articoli di quella normativa , forse a dispetto che non tutto il periodo fascista fu un disastro, la lex romana in questo campo era e rimane la più completa ed esatta a livello mondiale.

Il Ministero dell’Interno, le Prefetture , le Questure e gli organi di Polizia, dai quali la nostra attività direttamente dipende, sulla base di quelle leggi vigilano oggi con costante impegno affinché venga stroncato l’abusivismo e il contrabbando pirotecnico ed esplosivo e con essi noi collaboriamo in un clima di assoluta fiducia reciproca che ci vede e ci vedrà sempre al loro fianco e questo come scelta di vita.

In questo contesto storico anche a Serra San Bruno, alla fine della seconda guerra mondiale , dalla vicina Soriano Calabro approda questa grande arte con la costruzione della prima Fabbrica di Pirotecnica e Fuochi Artificiali. ( Calvetta Fioravante )

Da Serra San Bruno parte per l’intero territorio Calabrese il tuono dei botti , lo splendore dei mille colori e l’arte di disegnare nel cielo era l’ora dei grandi maestri del tempo. Erano i miei zii e mia nonna Calvetta Carmela.

La domanda certa che ognuno si pone dopo avere assistito ad un qualsiasi spettacolo pirotecnico e quella di conoscere se pur con curiosità cosa e quali elementi possano partecipare alla vincita della forza di gravità e quali possano essere i principi di fisica che impongono all’oggetto lanciato da terra a trasformarsi in una sorta di disegno posto da mano umana.

Arte ,Chimica e Fisica in una unica simbiosi si scambiano dei messaggi in millesimi di secondo.

L’arte della trasformazione della carta e del cartone, dei collanti , dei vari tipi di spaghi daranno origine all’involucro dove con sapiente pazienza verranno riposti i componenti chimici elaborati e miscelati secondo l’esperienza tramandata da intere generazioni.

La chimica con il Perclorato di Potassio, l’alluminio e la polvere nera creeranno il cosi detto botto.

Il Clorato di Bario ed il Sughero creeranno il Verde , Il Perclorato di Potassio ed il Carbonato Stronziano il Rosso , Magnesio e Alluminio il bianco , Nitrato di Potassio, Zolfo, Carbone e Criolite il giallo , e tutte queste composizioni chimiche saranno sottoposte ad ulteriori scale di colori con l’aggiunta di antimonio, siliciuro di calcio , ossido di zinco e rame , carbonato di sodio , nitrato di bario ecc.

Così nasce l’artificio pirotecnico che riposto in serie, con una carica di lancio adeguata al calibro onde sfuggire alla forza di gravità, ( Fisica ) viene riposto in mortai di ferro di diverso diametro

150mm, 210mm,250mm, sino a 400mm e a seconda dell’intensità e del tipo di spettacolo che si vuole dare, va inserito, forse l’elemento più difficile, il tempo di distacco tra botti e colori si da creare una armoniosa e spettacolare musica nel cielo di Ferragosto e della festa dell’Addolorata in Serra San Bruno.

Tutti possono avere o creare una attività imprenditoriale, commerciale o professionale la nostra purtroppo ( in quanto la conoscenza e l’invenzione dovrebbero essere patrimonio dell’umanità) è un’arte – chimico - fisica e una tecnica dove o ci nasci o non la conoscerai mai.

Non posso non ricordare con grande nostalgia gli insegnamenti di mia nonna a mio padre ,quando già da ragazzino ascoltando ed imparando con rispettoso silenzio, ho iniziato a misurarmi con i primi elementi strutturali di questa grande arte-chimica che ti porta sulla scena e ti regala migliaia di applausi e migliaia di complimenti , pur sapendo che sotto il fuoco amico che può trasformarsi anche in nemico viviamo e soffriamo da Gladiatori."

Fonte: Filippo Staropoli

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