“Nobile, rischiosa e aristocratica l'arte del fuoco, progetto che si distrugge nel momento spettacolare di mostrarsi nella ricchezza oracolare delle sue meravigliose articolazioni di colori, ritmi, disegni, prospettive miracolose, rappresenta il mistero della creazione, il grandioso e l'effimero, l'eterno e il mutevole in tutto il suo spietato lirismo iconoclasta. Resta comunque l'arte più ammirata e la meno conosciuta. Tutte le arti si sono costruite un mondo, teorie, regole, storia. I fuochi marciano nel tempo del silenzio.”

mercoledì 13 febbraio 2013

Royal Fireworks


Bellissima incisione colorata realizzata per la Royal Fireworks Music sul Tamigi (Londra, 15 maggio 1749)

A riprova del fatto che l'accoppiata "musica-fuochi artificiali" ha da sempre accompagnato eventi straordinari, la rappresentazione qui sopra, datata 1749 è stata realizzata per la Royal Fireworks Music.

La musica per i reali fuochi d'artificio (inglese: Royal Fireworks Music) HWV 351 è una suite orchestrale composta da Georg Friedrich Händel nel 1749 su commissione di Giorgio II di Gran Bretagna.
Il pretesto per la composizione di questo lavoro fu la firma del trattato di Aquisgrana del 18 ottobre 1748, che mise fine alla guerra di successione austriaca. Il re non badò a spese e volle che si celebrasse
l'avvenimento con grandi festeggiamenti e fuochi d'artificio, questi ultimi prodotti da una gigantesca struttura in legno, detta machine (inglese: macchina), costruita dallo scenografo teatrale Giovanni Niccolò Servandoni. I fuochi d'artificio vennero allestiti da Thomas Desguliers . La macchina per i fuochi, lunga 124 metri ed alta 34, venne completata solo il 26 aprile 1749, alla vigilia del giorno previsto per i festeggiamenti. Per i musicisti si costruì, dentro di essa, una speciale pedana sopraelevata.

La prima esecuzione ufficiale, avvenuta nel Green Park di Londra il 27 aprile 1749, fu costellata di incidenti: quel giorno piovve ed una parte della macchina, anziché azionarsi, prese fuoco e crollò al suolo, provocando la morte di tre persone.
Quando l'opera venne pubblicata, Händel avrebbe voluto presentare il lavoro come un'ouverture, ma la Corona diede il titolo di Musica per i reali fuochi d'artificio come propaganda in favore di un trattato altrimenti impopolare.

La Macchina per i fuochi d'artificio.


Fonte: wikipedia

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